Candele e dintorni - La tartizzazione

Ciao a tutti!

Oggi post sempre a tema candele, ma più "tecnico".

Parliamo infatti di un metodo alternativo di accensione delle candele: la tartizzazione.

Premessa indispensabile: ad aprirmi il magico mondo della tartizzazione è stata Jessica - aka "la Tartizzatrice". 
Se siete interessati al mondo di candele e fragranze, vi suggerisco di visitare il suo blog e il canale YouTube, dove troverete informazioni in più sulla tartizzazione, nonché tantissime recensioni di candele. Se vi va, passate anche sul gruppo Facebook (Candle Universe, Italian edition), di cui Jessica è admin (insieme ad Elisabetta), e dove potete condividere la vostra passione con tutti noi!


Credits: giphy.com

Come suggerisce il nome, la tartizzazione consiste nell'usare cera di formati quali votivi e jar come se fossero delle tart (ossia sciogliendone la cera nel bruciatore).  In questo modo la cera rilascerà maggiormente le fragranze contenute negli oli essenziali. 

Insomma, un'ottima soluzione per ottenere il meglio da una fragranza che magari in jar non rende o sfruttare il fatto che i votivi, pur profumando meno, sono in proporzione più economici delle tart. Un votivo infatti vi permette di avere più' cera a disposizione ad un prezzo inferiore e, grazie alla tartizzazione, non ne risentirete più in termini di prestazioni.

Semplicemente, una volta armativi di coltello (stile Psycho, insomma...):
1) in caso di jar rompete la cera e prelevatene una porzione che porrete nel vostro solito bruciatore;
2) in caso di votivo, una volta tolto lo stoppino (dovrebbe fuoriuscire facilmente tirando la placca di metallo posta sul fondo del votivo), tagliate in quattro parti e ponente un quartino nel bruciatore.

A questo punto accedente la tea light sotto il piattino del bruciatore, e il gioco è fatto!

Spero che queste informazioni possano esservi di ispirazione! Fatemi sapere se anche voi avete usato la tartizzazione per sfogare i vostri istinti assassini per cercare di recuperare jar deludenti e cosa ne pensate!

A presto
Francesca

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